Il seme del Regno nel nostro cuore
Gesù diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.
Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga» Mc 4,26-28
Siamo alle porte dell’estate, la stagione dei frutti, della pienezza multiforme e preziosa della vita: è questo il tempo benedetto e privilegiato, per recuperare la ricchezza delle relazioni, la cura di sé stessi e della propria spiritualità, nel silenzio e nella contemplazione come nella bellezza di luoghi e attività che forse, ordinariamente, siamo costretti ad accantonare per la frenesia del nostro quotidiano.
In questo tempo ci è offerta proprio una riflessione sul Regno di Dio e sulla sua “fioritura”. Il Regno è “seminato” dal Signore, fin dal principio, nel cuore di ciascuno. Questo potente sogno, di senso e di pienezza, che vive in ciascuno e che nessuna contingenza può scalfire, è il segno che siamo fatti da Dio, perfezione e amore senza fine, a immagine sua e per Lui.
Il «granello di senape», il «più piccolo» e umile, diventa, mirabilmente, «più grande di tutte le piante dell’orto, e gli uccelli fanno il nido alla sua ombra».
«Il Regno di Dio è come un uomo che getta il suo seme nel terreno: dorma o vegli, di notte o di giorno, germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa». Già nel qui e ora della nostra esistenza terrena, tra fatiche e speranze, noi gustiamo la fioritura di una pienezza che non dipende dal nostro impegno, ma dal seme della grazia piantato in noi nel Battesimo, che ci fa “figli ed eredi”!
Laura Paladino Famiglia Cristiana


















