X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Pubblicato giorno 8 giugno 2024 - In home page

Contro la salvezza nulla può il peccato

 

Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!». Mc 3,32-34

 

Il quotidiano dell’uomo è illuminato dalla bellezza pensata «in principio», prima del peccato, e mai revocata dal nostro Creatore innamorato. L’infedeltà degli uomini, per quanto grande, non rende vana la misericordia di Dio.

La salvezza potente realizzata nell’Incarnazione, passione, morte e risurrezione di Gesù, unico Mistero, subito dopo il peccato, con la Parola del Padre che conferma l’originario dono della isha, madre di una stirpe, nemica del peccato, del male e della morte. è lei, con «i fratelli e le sorelle» di Gesù, che con delicatezza, «stando fuori», lo «manda a chiamare». Come già il Padre in Eden, così Gesù, Parola eterna del Padre, conferma qui come tutti siamo chiamati alla stessa eredità del Figlio, la stessa di Maria: «Chi compie la volontà di Dio è per me fratello, sorella e madre». Siamo chiamati come Maria, con la sua stessa dolcezza e discrezione, che non si impone, non si inorgoglisce, e proprio per questo diventa manifestazione trasparente della vita vera, a realizzare pienamente in noi la vita stessa di Cristo, che è vita libera dal peccato, eterna, fondata sulla certezza di essere figli amati, testimonianza vivente dell’Amore.

Laura Paladino Famiglia Cristiana