VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Pubblicato giorno 15 febbraio 2025 - In home page

La via della vera gioia è l’amore

Beato l’uomo che nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene. (Salmo 1,2-3)

 

Noi la fame non sappiamo che cosa sia. Quanto alla povertà, siamo abituati a muoverci in negozi ben forniti, in compagnia di gente che sta bene. «Come siete tristi!», ci vuole dire Gesù, «voi che siete chiusi dentro il vostro benessere e i vostri rituali di persone soddisfatte. Guardatevi dentro, interrogatevi con sincerità.  Purtroppo ci sono persone che stanno bene, che hanno tanti soldi, godono anche di una grande fama, ma sono vuote e tristi. Se uno crede di aver tutto, che interesse può avere per il regno di cui parla il Vangelo?

«Maledetto l’uomo che confida nell’uomo», dice il profeta Geremia (17,5-8), e contrappone: «Benedetto l’uomo che confida nel Signore». Il profeta paragona queste due tipologie umane a due alberi. L’uomo che confida nell’uomo è simile a un albero che cresce nelle zone desertiche e non produce frutto.

Al contrario, l’uomo che confida nel Signore è paragonato a un albero piantato lungo corsi d’acqua: anche nell’anno della siccità, cioè quando arrivano situazioni negative, essendo ben radicato nel terreno, non soffre la mancanza temporanea dell’acqua. Non significa che non avrà problemi, ma vuol dire che in ogni situazione, anche nell’anno della carestia, chi ha le radici nel Signore riesce a trovare l’energia necessaria per affrontare la situazione e vivere anche i momenti negativi come benedizione. Noi a chi vogliamo assomigliare?

Vogliamo essere alberi buoni, piantati lungo l’acqua di Cristo; vogliamo attingere la sua forza giorno per giorno per portare frutto con la nostra vita.

             don Gianni Carozza Famiglia Cristiana