V DOMENICA DEL TEMPO DI PASQUA

Pubblicato giorno 27 aprile 2024 - In home page

Rimanere in Gesù, costruire la Pace

 

Gesù disse ai suoi discepoli: «Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me». Gv 15,4

 

L’immagine della vite e dei tralci, uno degli alberi più umili e preziosi del creato. Il suo legno, una volta tagliato, non può essere usato per costruire: esso è utile solo finché è attaccato alla pianta, e consente la crescita e la maturazione dei frutti, dell’uva e del suo prodotto nobile, che dice festa, gioia, vita. Il Cristo «è la vera vite e il Padre suo è il vignaiolo», tutti noi, discepoli, siamo i tralci, quel legno umile, insignificante, buono solo per essere bruciato se viene staccato dalla vite e perde, dunque, la vita, capace invece di trasmettere questa vita e di portare frutto se rimane “attaccato” all’albero.

Una capacità di dare vita nella profondità della verità, dell’unità e Trinità di Dio, rivelatasi nel Figlio fatto Uomo e nello Spirito vivificante. Siamo invitati a “rimanere in Gesù”: restare in Cristo, perché solo in Lui ogni nostra fatica, gioia, speranza, sofferenza acquista senso e viene proiettata nel senza fine di Dio. In quest’ottica anche le prove che viviamo hanno un senso: è il Padre che non ci taglia, ma «ci pota»; ogni potatura provoca sofferenza alla pianta, ma le consente di crescere in modo più rigoglioso e ordinato perché porti un frutto più ricco.

Laura Paladino Famiglia Cristiana