Nel nome di Colui che è Uno e Trino
Gesù si avvicinò [ai discepoli] e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Mt 28,18-19
C’è una corrispondenza di affetti, ordinati secondo le costitutive differenze, tra Dio e l’uomo, che Egli ama fin dal principio, come esiste una corrispondenza di affetti tra il Padre, il Figlio e lo Spirito, nella vita trinitaria, di cui è immagine la vita, nella carne, di ogni famiglia umana: il Padre ama per primo, il Figlio è amato dal principio e lo Spirito è amore che circola e dà vita; «Non siamo stati noi ad amare Dio, ma è Dio che ha amato noi». La Trinità mostra la bellezza di una differenza accolta, amata e vissuta come pienezza, che rende possibile la fioritura della dimensione personale di ciascuno e la vera felicità, già nel nostro oggi: «Osserva dunque le leggi e i comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu viva». Dopo la Risurrezione Gesù stesso, il Figlio amato, mostra che nell’obbedienza al Padre è la vera regalità: «A me è stato dato ogni potere in Cielo e in terra»! Seguire il Cristo significa percorrere la sua stessa strada, fatta di passione, di croce e di Gloria, «non fare differenze di persone», comprendere che l’originaria predilezione è per tutte le genti, «andare e fare discepoli tutti i popoli, battezzando nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e insegnando ad osservare tutto ciò che ci ha comandato». E il suo comandamento è uno solo: l’Amore, che vive nella Trinità. Laura Paladino Famiglia Cristiana


















