Celebriamo la “giornata DELL’EUROPA” nella data ufficiale stabilita dall’Unione Europea: ogni 9 maggio.
L’evento prevede tre momenti serali: mercoledì 8 maggiopresso l’auditorium comunale un convegno con gli ex-emigranti in Europa, costruttori da almeno 100 anni del benessere dell’Europa. Giovedì 9 maggio: due mostre realizzate dai giovani delle scuole superiori della zona, un aperitivo con il gusto dei diversi poli d’Europa con un invito speciale per quanti conoscono l’esperienza Erasmus. La giornata si conclude alle 20.30 con un rito religioso celebrato dai vari parroci del territorio, per il ventesimo anniversario della dichiarazione dei Santi patroni d’Europa. Venerdì 10: un appuntamento sportivo di calcio a cinque, fra squadre europee coordinato dalla società “Nova Montello” presso il centro sportivo di Montello. L’iniziativa è gestita dalla Parrocchia con il sostegno del Comune e l’ufficio Migrati della Diocesi di Bergamo e sotto l’alto patrocinio del parlamento europeo.
Il giorno 9 maggio 1950 ci fu la dichiarazione di Robert Schumann, ministro degli esteri francese, dove espresse il proposito coltivato insieme ad Adenauer e De Gasperi, ritenuti i padri fondatori d’Europa, per superare le ferite del grande conflitto mondiale e dare inizio al primo accordo europeo per il Carbone e l’acciaio (18 aprile 1951).
A Montello ci vive il mondo con la presenza di cittadini provenienti dal mondo intero: dai paesi europei e dall’est e sud del mondo, e nel cammino di cittadinanza e di inclusione che stiamo percorrendo, stiamo procedendo con un orizzonte allargato all’Europa. Il Comune e la Parrocchia, due anni orsono, hanno realizzato un grande mosaico dei “Santi Patroni d’Europa” collocato sulla parete della Chiesa in parallelo con l’altorilievo con i nomi e la raffigurazione dei caduti della Prima guerra mondiale.
I destinatari e gli invitatialla manifestazione sono tutti i cittadini europei, e quanti abitano il territorio. Invitati speciali sono gli ex-emigranti che hanno lavorato e godono delle pensioni di anzianità maturate in Francia, Svizzera, Germania, Belgio; quanti lavorano spesso nei paesi europei; i giovani che si sono laureati o hanno fatto o vivono l’esperienza con il progetto Erasmus; i nuovi cittadini europei che, acquisendo la cittadinanza italiana, lo sono diventati a pieno titolo; quanti, di altra lingua madre, lavorano sul territorio e sperimentano la mobilità lavorativa europea nelle imprese multinazionali, nelle attività di grande mobilità come l’aeroporto, le grandi superfici commerciali, import-export ecc.; quanti sono arrivati nel pacificato continente dell’Europa fuggendo da miseria, fame, guerra e discriminazioni.
Siete tutti invitati.



















