SANTA FAMIGLIA DI GESÙ MARIA E GIUSEPPE

Pubblicato giorno 28 dicembre 2024 - In home page

È Natale ed è già Pasqua

«Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Luca 2,49

 

Gesù dodicenne nel tempio e le difficoltà incontrate da Maria e Giuseppe nel comporre il loro modo di interpretare la vita familiare con le esigenze di libertà rivendicate da Gesù.

I genitori «non compresero ciò che Gesù aveva detto loro»; Maria, in particolare, pone una domanda: «Figlio, perché?».

È la stessa domanda che si faranno gli apostoli nel dramma della morte di Gesù: «Perché la sofferenza, perché la croce, perché la morte?». La risposta del bambino è spiazzante. Quel bambino ha già le idee chiare sulla sua vita, sul senso della sua esistenza.

In quella domanda che pone Maria ci sono le domande di tantissime madri: «Figlio, perché?».

C’è l’angoscia della nostra esistenza, c’è il dolore dei genitori quando si accorgono che i figli non sono una loro proprietà ma prendono un’altra strada e scelgono una vita che è loro.

Ci vuole molto silenzio per riconoscere il mistero che c’è in ogni persona. E poi molta delicatezza per rispettarlo. E ci vuole molto silenzio, ancora, per capire che ciascuno è chiamato a «essere nelle cose del Padre». Maria e Giuseppe trovano Gesù il terzo giorno: è il giorno della Pasqua, è il momento dell’incontro, è il momento del chiarimento! È Natale ed è già Pasqua, si potrebbe dire. «Accogliere il bambino» non significa semplicemente un quieto vivere, godersi la tranquillità familiare… Noi, con l’umiltà di Giuseppe e di Maria, continuiamo a cercarlo e, anche se non comprendiamo, custodiamo la sua Parola e gli chiediamo di capire cosa vuole da noi, dalle nostre famiglie e, con grande semplicità, gli diciamo la nostra disponibilità a fare quello che lui vuole.                   don Gianni Carozza Famiglia Cristiana