SAN BENEDETTO,PATRONO D’EUROPA, PREGA PER NOI.

Pubblicato giorno 10 luglio 2020 - Attualità, In home page

11 luglio, festa liturgica di S. Benedetto. Auguri a quanti portano il suo nome.

Nel Novecento i Paesi europei, ammalati di nazionalismo, sono andati alla guerra gli uni contro gli altri. Quanti dolori e quante vite perdute! Nei primi decenni del S. Benedetto mosaico patroniXX secolo eravamo in un’altra stagione: la cultura del vivere per sé che ha condotto all’egoismo nazionale e locale, all’assenza di visioni. Ma, a forza di vivere per sé, si finisce per morire. Ora siamo entrati in un “cambiamento d’epoca” a partire dalla fragilità che ci ha messo in ginocchio piangendo i morti, affannandoci per una sanità che manovriamo troppo poco, ritrovandoci in una diseguaglianza sociale inaccettabile, smarriti in una natura che presenta il conto, e impauritin da una economia che ci ha reso schiavi. Paolo VI proclamandolo nel 1964, 56 anni fa, patrono d’Europa, definiva san Benedetto messaggero di pace, realizzatore di unione, maestro di civiltà. La civiltà è questa: “Acquista la pace in te, e migliaia la troveranno attorno a te”. Il Santo di Norcia ha cementato in Europa quell’unità spirituale in forza della quale popoli divisi sul piano liguistico, etnico e culturale avvertirono di costituire un unico popolo. Da dopo la caduta del muro di Berlino, si è proceduto sulla strada della globalizzazione, cioè dell’unificazione virtuale, culturale, economico-finanziaria nella quale ci muoviamo. Oggi la “tempesta furiosa” della pandemia ci urla che la prospettiva non può essere solo l’espansione economica. Vivere solo per sé è frutto di una logica puramente mercantile. Il materialismo pratico, dopo quello marxista, domina tanta parte del costume europeo; il mercatismo divora gli spazi del gratuito nella vita sociale. E così assistiamo alla crisi della comunità, familiare e locale. Anche il giusto perseguimento dei propri interessi ha bisogno di spirito e di generosità. Il mondo ha bisogno dell’Europa, del suo umanesimo, della sua forza ragionevole, della sua capacità di mediazione e di dialogo, delle sue risorse, della sua intraprendenza economica, della sua cultura. Quale viatico per il nostro Continente, allora, risuona sempre attuale l’esortazione di san Benedetto: “Soccorrere i poveri, visitare i malati, aiutare chi è colpito da sventura, consolare gli afflitti, nulla anteporre all’amore di Cristo. Adempiere quotidianamente i comandamenti di Dio, amare la castità, non odiare nessuno, non alimentare segrete amarezze, non essere invidiosi, non amare i litigi, evitare vanterie, nell’amore di Cristo pregare per i nemici, ritornare in pace con l’avversario prima del tramonto del sole. E non disperare mai della misericordia di Dio” (Regola, IV, passim).

Foto: S. Benedetto come appare nel mosaico sulla parete esterna dell’ex battistero a Montello.  Disegno di Valeria Pontoglio, Mosaico di Vincenzo Greco