S. Giuseppe, prega per noi!

Pubblicato giorno 20 marzo 2020 - In home page

Tratto dal romanzo  “Lei”  di Veladiano, Mariapia. Edizione Guanda

Giuseppe è vero padre, vero quanto la risata che scoppia quando un figlio atteso apre la porta di casa e quanto la pioggia che scende sulle piante appena nate e sembra di vederle già alte, pronte per i frutti, e quanto il cielo che si rasserena dopo aver minacciato i grappoli dell’uva matura e quanto il vino della festa che non è finito e la chioccia che conta i suoi piccoli alla fine di un temporale di vento e fulmini.

Giuseppe ha trovato il riparo dove il Bambino è nato, ha messo il suo mantello sulla mangiatoia, è stato marito, madre, levatrice nell’ora del parto, ha tagliato il cordone e ha consolato il Bambino del primo brivido di vita terrena. Lo ha asciugato con un panno che gli ho dato, lo ha avvolto in tutto quel che avevamo, con un gesto inconsapevole ha allontanato di un poco gli angeli curiosi, troppo vento con le loro ali impazienti, e lo ha deposto sulla greppia carezzando con una mano il piccolo corpo e con l’altra il muso curioso del bue e dell’asino che alitavano sul Bambino riconoscendo che niente di ostile o di estraneo stava accadendo. Ha atteso i pastori, avvertito della grandezza di quel che accadeva. Li ha fatti entrare a piccoli gruppi per non disturbare il sonno del Bambino e quando hanno finito e tutti sono crollati a dormire è venuto e mi ha fatto riposare.

«Guardo io il Bambino» ha detto semplicemente. E così ha fatto ogni giorno. Poi gli angeli che lui non vedeva gli hanno parlato nel sonno e siamo scappati in terra straniera.

Giuseppe è stato chiamato a esser padre del Bambino e padre anche mio, ha protetto chi gli è stato affidato, padre di tutti, anticipo del tempo in cui non ci sarà né moglie né marito e tutti saremo figli del Dio dei vivi. Come ci basta il cuore quando il cielo si consegna nelle nostre mani?

Chi può dire che Giuseppe non sia padre?

Padre creduto, pensato solo pensato e non quello che tutto ha portato, con me, madre per dono, minima agli occhi di tutti e lui invece padre.

Nessuno dica putativo.

Giuseppe è padre come io sono madre. Per grazia.  

Gesù ha avuto due padri, per grazia.

Lei