Il 31 gennaio di ogni anno, ricorre la Festa di San Giovanni Bosco, prete torinese vissuto nel 1800 cui tradizionalmente si attribuisce l’“invenzione” dell’oratorio.
Ci lasciamo volentieri provocare dalla sua vicenda per riflettere ancora una volta sull’azione educativa che le comunità cristiane continuano a mettere in campo nei confronti delle giovani generazioni.
L’oratorio di Valdocco (quartiere di Torino) nasce da una storia più grande e che supera i confini del Piemonte. Chiudiamo gli occhi e facciamo un viaggio nel tempo e nello spazio per recuperarla brevemente: immaginiamo le strade di una grande città, grande da sempre, Roma e un modo di vivere completamente diverso. Siamo nel 1500 e sulle note della musica e del gioco, un giovane prete di nome Filippo Neri raduna attorno a sé grandi e piccoli per parlare della vita di persone sante e di Dio. È il primo e vero oratorio dove la grande novità è IMPARARE TUTTI INSIEME!!!
Solo molti anni dopo, l’esperienza romana di Filippo si trasferirà anche nel nord Italia toccando Milano, Bergamo e poi anche Torino con San Giovanni Bosco.
Proprio queste persone hanno dato il “la” all’oratorio che anche noi oggi viviamo. Quante volte ci siamo chiesti che oratorio desideriamo per il futuro? Sicuramente tante perché sognare è il motore che permette alla realtà di migliorare e di servire meglio ogni uomo. Questa volta, tenendo ben presente lo sguardo al futuro, andiamo a scoprire dove affondano le radici, rispondiamo alla domanda: da dove viene l’oratorio? da quale sogno di altri?


















