LASCIAMO FARE ALLE DONNE?

Pubblicato giorno 9 aprile 2020 - In home page

Lasciamo fare alle donne? Forse ci guadagniamo

Ci sentiamo molto a disagio di fronte allo stallo delle diverse nazioni che compongono il Consiglio d’Europa e che non riescono a sentirsi parte di un solo corpo seguendo, con ostinazione, la parabola di Menenio Agrippa: ognuno per sé e Dio per tutti.

E se lasciassimo spazio alle donne che presiedono la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea?

Sfogliando la Bibbia si incontrano donne che furono decisive per l’evolversi del progetto divino.

Sara: pur nella vecchiaia e fuori da una considerazione maschilista che poteva diminuirla perché non “capace” di generare l’erede, alla fine genera Isacco ad Abramo, lo stesso Rebecca con Isacco, Rut con Boaz, Deborah ultimo giudice rimasto in un popolo con le dodici tribù completamente disunite e sospettose vicendevolmente. Myrian la sorella di Mosè che, emarginata dall’accampamento perché diventata lebbrosa, alla fine guarisce ed è riammessa in comunione canta il suo grazie a Dio. Elisabetta e la stessa Maria furono donne capaci di dare la vita a due presenze decisive, Giovanni Battista e Gesù, semplicemente perché collaboratrici “disarmate” e fiduciose della volontà di Dio.

Signore, elargisci i doni della Sapienza e del Consiglio a Ursula von der Leyen e a Cristine Lagarde per un lavoro paziente e intelligente di tessitura che sappia far tacere nazionalismi ed egoismi di parte. Dona la forza del tuo Spirito Santo affinchè riescano a collegare risorse enormi di intelligenza, senso civico e politico per arrivare ad un progetto di sviluppo condiviso dove le persone, popoli e i più deboli possano contare con ottimismo e fiducia.