Gli occhi del cieco sono spenti e stanchi.

Gesù li aprirà, manderà in frantumi il velo di morte che li ricopre e torneranno lucenti. Conosceranno finalmente “la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9).

Gli occhi del Maestro si posano su quelli del cieco.

Lo sguardo di Cristo innesca il processo di guarigione dell’uomo: “Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita” (Gv 9,4). Lo guarda in un modo nuovo, con occhi di fratello. Non lo guarda come fa la gente intorno, che si interroga sulla colpa di quella cecità. Il cieco si protende in avanti, verso la fonte della luce. È come se ne fosse attratto, pur non percependola ancora. Poi Gesù compie un gesto di cura: impastata della polvere con la sua saliva, la spalma sugli occhi del cieco. Egli si sente di poter riporre fiducia in chi ha visto il suo cuore e non si è fermato ai suoi occhi bui.