IV DOMENICA DI AVVENTO

Pubblicato giorno 21 dicembre 2024 - In home page

La danza dei due Testamenti

«Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi,

il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.

E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Lc 1,44-45

 

La quarta domenica di Avvento, che precede immediatamente il Natale, è fin dall’antichità dedicata alla figura di Maria e il Vangelo secondo Luca ci racconta la sua visita alla cugina Elisabetta. L’incontro di queste due madri che aspettano un bambino mette in evidenza la beatitudine di Maria, colei che ha creduto. Maria è una donna di fede, ha accolto la Parola di Dio e le ha dato carne. Ella è beata perché è discepola del Signore e in lei si è realizzata la promessa.

Nell’incontro tra le due madri Maria ed Elisabetta “danza” Giovanni nel grembo della madre così come, ancora in forme impercettibili, doveva danzare Gesù. È la danza dei due Testamenti, di quello antico e di quello nuovo.

E Maria risponde a questa danza intonando il Magnificat, che è espressione di una danza del cuore.

Le due donne del Vangelo ci ricordano che la verità vera, quella che salva, non è una conquista, ma un dono.

È una verità che, per la presenza dello Spirito Santo, ci abita, illumina l’intelligenza e accende il cuore, per cui si corre, come ha fatto Maria, verso l’incontro, la condivisione, il servizio. È bello contemplare, ormai a ridosso del Natale, due piccole creature che esultano nel grembo delle loro madri, due donne colme di felicità, un momento privilegiato in cui il tempo si dilata sull’eternità e in cui altro non può essere detto se non il Magnificat, il canto della pure lode a Dio.

 

              don Gianni Carozza Famiglia Cristiana