L’abbondante legislazione giudaica, con i suoi 613 precetti e comandamenti, poneva al pio ebreo un concreto problema di priorità. È quello che lo scriba chiede a Gesù: cosa è più importante fare? A cosa dare maggior attenzione?
Gesù indica due comandamenti, già conosciuti e presenti nella legge ebraica, e li unisce in un tutt’uno, rendendoli ormai non più divisibili. Da adesso in poi non è più possibile separare l’amore di Dio, che va amato sopra ogni cosa, dall’amore del prossimo, che va amato come sé stessi.
È una nuova chiave di lettura, che semplifica in poche parole la complessa legislazione in vigore, e ha il sapore delle cose di Dio. Non si potrà più onorare Dio e disprezzare l’uomo, né curarsi dell’uomo e dimenticarsi di Dio.
L’amore verso Dio rimanda inevitabilmente al volto del fratello, e della sorella; l’amore al prossimo, porta alla comunione con Dio.
Il Regno di Dio, come Gesù profetizza allo scriba, non sarà lontano da chi amorevolmente accoglie il prossimo, chiunque ci passi accanto nel momento presente della nostra vita. Chiediamo al Signore, alla conclusione di questo mese missionario, di realizzare quanto chiediamo nella preghiera del Padre nostro: “Venga il tuo Regno”.


















