IN DIALOGO SEMPRE

Pubblicato giorno 22 luglio 2019 - Attualità

È impegnativo e bello essere cittadini.
Con le elezioni dei nostri amministratori comunali e dei nostri rappresentanti al Parlamento europeo abbiamo dato il nostro contributo, consapevole e responsabile nel creare quell’alleanza civile che sa rispettare tutti ed è capace di stimare l’impegno sociale e civile di chi si dà da fare per il bene di ognuno e di tutti.
“Contro la tendenza diffusa a lamentarsi sempre di tutto e di tutti, – suggerisce Mons. Delpini, Vescovo di Milano – contro quella seminagione amara di scontento che diffonde scetticismo, risentimento e disprezzo, che ci abitua a giudizi sommari e a condanne perentorie e getta discredito sulle istituzioni e sugli uomini e le donne che vi ricoprono ruoli di responsabilità, voglio fare l’elogio delle istituzioni. Voglio fare l’elogio dei sindaci: perché sono là, in mezzo alla gente. Voglio fare l’elogio delle forze dell’ordine… Voglio fare l’elogio degli insegnanti e dei dirigenti scolastici e del personale della scuola… Voglio fare l’elogio degli operatori nei presìdi sanitari e nei servizi sociosanitari domiciliari, dei vigili del fuoco, della protezione civile, delle associazioni e strutture cooperative che creano una rete di attenzione e solidarietà, degli imprenditori e degli industriali che assicurano lavoro e di quella moltitudine bella che sono i volontari. Ogni mattino noi ci rendiamo conto che possiamo fare affidamento su servizi perché c’è una folla di persone che fanno di giorno e di notte il proprio dovere, a beneficio di tutti”.
Non è facile combinare alleanze e scegliere “chi e chi fa che cosa”! Sono necessarie discussioni, consensi, ascolto di perplessità, proposte, controproposte, disponibilità, “passi indietro”, comparazione di convenienze, calcoli di rischi, valutazioni del pro e dei contro, esercizio di apertura al nuovo, messa alla prova, credito di fiducia.
Serve prendersi tutto il tempo necessario per “impiantare” una “squadra” giusta, coesa e capace di giocare ruoli e servizi in sintonia e solida fiducia reciproca, sgombra di sospetti, malcontenti e di “non detti”. La trasparenza fra gli addetti è fondamentale, il rispetto delle regole e l’individuare il ruolo giusto per la persona giusta va di pari passo.
È salutare per chiunque saper “tornare indietro” se si son fatti passi affrettati e non sufficientemente condivisi. Individuate le priorità, è necessario costruire relazioni di un buon vicinato, camminare con pazienza e perseveranza costruendo quel dialogo positivo che sa smorzare “pretese aggressive”, egoismi individuali o “associati”, favorire l’ascolto di suggerimenti sapienti e lungimiranti.
La rete burocratica del funzionamento amministrativo pubblico, le regole legislative e i decreti attuativi, richiedono competenze e intelligenza per non arenarsi in paralisi dovute a risentimenti o negazioni puntigliose. Il bene comune è troppo importante e lo si raggiunge con un virtuoso servizio umile e generoso. Auguri per un buon servizio. Assicuriamo sostegno anche pregando per voi.
(Editoriale del Bollettino “IL SEGNO” n. 22 Luglio 2019)