II DOMENICA DI PASQUA

Pubblicato giorno 6 aprile 2024 - In home page

Vedere e toccare il Signore che salva!

 

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Gv 20,19

 

Otto giorno dopo la Pasqua celebriamo la festa della Divina Misericordia, istituita nella diocesi di Cracovia già dal 1985 e per la Chiesa universale da papa Giovanni Paolo II nel 2000, anno del Grande Giubileo e della canonizzazione di suor Faustina Kowalska: che nel corso di 14 visioni avute nel 1931 racconta di aver ricevuto da Gesù, la richiesta dell’istituzione di questa Festa e l’indicazione della sua precisa collocazione, nel calendario liturgico. Gesù entra «mentre le porte sono chiuse per la paura»: è Lui che apre i sepolcri, richiama alla Luce, offre il coraggio della missione, dona la pace e lo Spirito Santo! Tanti sono rimasti spaesati, in quel «primo giorno dopo il sabato», e per ciascuno di loro Gesù si manifesta in maniera peculiare; tra questi c’è ancora «uno dei Dodici, Tommaso chiamato Didimo», che per qualche ragione non è con gli altri «nella casa». Quante volte capita anche a noi di essere distratti da contingenze che appaiono inesorabili e ci tolgono la gioia di incontrare Gesù insieme ai nostri fratelli?

Tommaso è deluso e fatica ad accogliere la testimonianza degli altri: vuole anche lui vivere la gioia piena di «vedere il Signore», di «toccarlo»! E il Cristo, vivo “con i segni della Passione”, gli si mostra l’ottavo giorno. Questa è la nostra fede: il Signore Gesù è il Vivente, si vede, si tocca, si fa cibo, ci trasfigura in Lui!                           Laura Paladino Famiglia Cristiana