Un Dio innamorato
«Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposeranno i tuoi figli; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te». Isaia 62,5
Durante le nozze a Cana di Galilea Gesù mostra la sua gloria, trasformando l’acqua in vino: è un segno di cambiamento e indica la novità che egli porta. Il Signore come “sposo della terra”: «Come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te». È l’annuncio di un cambiamento.
Un cambiamento che non riusciamo a percepire o a prevedere: solo il Signore infatti conosce la nostra storia futura. A Cana si celebra l’amore di due giovani, ma si celebra soprattutto l’amore tra Dio, nella persona di Gesù, e l’umanità. Questo sposalizio trova a Cana con Gesù l’inizio di quel compimento che avverrà quando Gesù, all’avvicinarsi della sua “ora”, darà in dono tutta la sua vita. È una realtà splendida: non è un Dio controllore o supervisore, ma un Dio innamorato che si rivela come lo sposo della sua comunità, desideroso di gioire per noi, di stare con noi, di godersi la nostra amicizia e la nostra compagnia. Il senso della nostra vita di fede è essere insieme e goderci questo amore, sentire questo amore e ricambiarlo. Non si può ignorare Maria, è lei che, accorgendosi della situazione delicata, prega discretamente e dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».
Anche a noi manca spesso il vino della gioia, perché spenti e rassegnati. Chiediamo a Maria che sia lei, a nome nostro, di farne parola a Gesù, come ha fatto a Cana, perché torni a scorrere nella nostra umile vita il vino della gioia per una ritrovata fiducia nella presenza e nell’amore di Gesù. don Gianni Carozza Famiglia Cristiana


















