II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Pubblicato giorno 14 gennaio 2023 - In home page

Santificati e santi per chiamata

 

Giovanni disse: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo… Gv 1,32-33

 

Io non lo conoscevo, ripete per due volte un assorto e stupito Giovanni Battista. Ha passato la vita a preparare la strada al Messia, al giustiziere, al vendicatore e restauratore.

Ma ora la sua idea su Dio è stravolta. Ammette di non sapere.

Di non avere compreso, vedendo Gesù venire verso di lui.

Va incontro, verso Giovanni il Battista, viene verso di me.

Come abbiamo celebrato in questo breve tempo di Natale appena trascorso, per ricordarci che Dio si è fatto vicino, ci raggiunge, ci insegue. Noi cerchiamo colui che ci cerca.

Ma non ce ne accorgiamo. Io non lo conoscevo, ripete per due volte un assorto e stupito Giovanni Battista. Ora la sua idea su Dio è stravolta. Così è la nostra vita di ricerca. Dio sa stupirci, se lo lasciamo fare. Il profeta non è un precursore ma un testimone. Abbiamo bisogno di “Battisti” che ci indichino il Signore che passa, come è stato Papa Benedetto XVI, riservato e forte cercatore di Dio, credibile testimone di Cristo.

Anche noi possiamo incontrarlo e indicarlo agli altri. Giovanni vede il lui l’agnello che porta su di sé il peso del peccato.

Non un leone, non un drago, non una vipera. Un agnello mite e senza pretese. E tutte le idee di Dio che lo mostrano come un orribile mostro sono visoni demoniache da cancellare e dimenticare. Il sacrificio, nelle religioni, consiste nell’immolare qualcosa a Dio. Qui, invece, è Dio ad immolarsi per noi. Paolo ci confida: Io vi rendo testimonianza. Io, Paolo. Irrequieto per grazia. Cercatore per passione. Ho visto e ho testimoniato nella mia vita intensa, complessa, contradditoria, densa, misteriosa, che Gesù è il Figlio di Dio. E ancora, vivo per capire la profondità di ciò che ho visto e che ancora devo capire.