I cristiani di tutto il mondo celebrano dal 1° settembre al 4 ottobre il Tempo del Creato e il 1° settembre come Giorno del Creato. Anche quest’anno, come negli anni precedenti, il CCEE* (Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee) e la CEC** (Consiglio Ecumenico di 350 Chiese) accolgono quest’opportunità e incoraggiano i membri delle chiese in Europa a riconoscere questi giorni come un’occasione per celebrare la ricchezza della nostra fede.
Il Tempo del Creato risale alle radici della fede cristiana. La creazione è un dono di Dio per l’umanità e per tutti gli esseri viventi, è quindi nostra responsabilità custodirlo come buoni e affidabili amministratori e come fedeli servitori di Dio. “Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti” (Sal 24, 1).
Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’, ha sottolineato che “la sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale”. Allo stesso tempo, ha fatto un forte appello “a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta. Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti”.
In modo simile uno dei maggiori teologi della nostra epoca, Juergen Moltmann, ha chiarito che “oggi l’avversario teologico è il nichilismo praticato nei nostri rapporti con la natura” e ha chiesto “un discernimento su Dio che è presente nella creazione attraverso il suo Spirito Santo”, un discernimento che “può portare gli uomini e le donne alla riconciliazione e alla pace con la natura”.
Quest’anno, la pandemia COVID-19 ha rivelato quanto sia profondamente interconnesso il mondo. Ci siamo resi conto più che mai che non siamo isolati gli uni dagli altri e che le condizioni per la salute e il benessere umano sono fragili. Gli impatti della pandemia ci costringono a prendere sul serio la necessità di una vigilanza e di condizioni di vita sostenibile in tutta la terra. Questo è ancora più importante se si considera la devastazione ambientale e la minaccia del cambiamento climatico.
Vi invitiamo a celebrare quest’anno il Tempo del Creato sotto il titolo di Giubileo per la terra. Il concetto di Giubileo è radicato nella Bibbia e sottolinea che deve esistere un equilibrio giusto e sostenibile tra realtà sociali, economiche ed ecologiche. La lezione del giubileo biblico ci indica la necessità di riequilibrare i sistemi di vita, afferma la necessità di uguaglianza, giustizia e sostenibilità, afferma la necessità di una voce profetica in difesa della casa dell’uomo.
*(Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) è composto
da 39 membri, di cui 33 sono Conferenze Episcopali alle quali si aggiungono gli Arcivescovi del Lussemburgo, del Principato di Monaco, l’Arcivescovo maronita di Cipro e i Vescovi di Chişinău (Moldavia), dell’Eparchia di Mukachevo e dell’Amministrazione Apostolica dell’Estonia. Insieme, rappresentano la Chiesa Cattolica in ben quarantacinque Paesi del continente europeo. Istituito nel marzo del 1971 con sede a San Gallo – Svizzera
**CEC comunità fraterna di Chiese che confessano il Signore Gesù Cristo come Dio e Salvatore, secondo le Scritture, e si sforzano di rispondere insieme alla loro vocazione comune per la gloria di un solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo» (Costituzioni del CEC, art. 1 – neretto redazionale). Il CEC è stato fondato nel 1948 e ha sede a Ginevra, in Svizzera


















