GIORNATA NAZIONALE DEL RINGRAZIAMENTO

Pubblicato giorno 9 novembre 2022 - In home page

 

«Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto» (Am 9,14). Custodia del creato, legalità, agromafie”.

L’agricoltura è un’attività umana che assicura la produzione di beni primari ed è sorgente di grandi valori.

Apprezziamo oggi più che mai questa attività produttiva in un tempo segnato dalla guerra, perché la mancata produzione di grano affama i popoli e li tiene in scacco. Le scelte assurde di investire in armi anziché in agricoltura fanno tornare attuale il sogno di Isaia di trasformare le spade in aratri, le lance in falci (Is 2,15). La terra è creata ed affidata all’umanità come un giardino: il compito degli uomini di esserne i custodi e i coltivatori, con la responsabilità di trasmetterlo alle generazioni future (Gen 2,15). L’alleanza di Dio con il suo popolo si manifesta nel dono di una terra «dove scorrono latte e miele» (Es 3,8), condividendo la gioia per i beni ricevuti con chi non ha una sua proprietà, ossia con il levita e con il forestiero (Dt 26,11). L’esperienza del peccato incrina la relazione all’interno dell’umanità e con la casa comune del creato. L’ingiustizia che ha devastato il lavoro dell’uomo e ne ha calpestato la dignità è destinata ad essere sconfitta: laddove l’uomo mantiene viva la sua vocazione di custode del fratello e della casa comune. La relazione tra cura del creato e giustizia è fondamentale, perché quando viene meno l’uomo violenta la natura e non promuove il lavoro del fratello. Legalità e trasparenza sono determinanti per la salute, per la cura della terra, per la qualità della vita sociale: senza di esse non c’è amore per la creazione e tutela della dignità della persona, né amicizia sociale per gli uomini e le donne che la lavorano.