“Su questa barca… ci siamo tutti”. “In questo tempo di pandemia, ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme.
Siamo veramente spaventati, disorientati e impauriti. In questo contesto, la chiamata alla missione, l’invito ad uscire da sé stessi per amore di Dio e del prossimo si presenta come opportunità di condivisione, di servizio, di intercessione: La missione che Dio affida a ciascuno fa passare dall’io pauroso e chiuso, all’io ritrovato e rinnovato dal dono di sé, la missione, la ‘Chiesa in uscita’ non sono un programma. È Cristo che fa uscire la Chiesa da se stessa.
La vita umana nasce dall’amore di Dio, cresce nell’amore e tende verso l’amore. Nessuno è escluso dall’amore di Dio, e la Chiesa, sacramento universale dell’amore di Dio per il mondo, continua nella storia la missione di Gesù e ci invia dappertutto affinché, attraverso la nostra testimonianza della fede e l’annuncio del Vangelo, Dio manifesti ancora il suo amore e possa toccare e trasformare cuori, menti, corpi, società e culture in ogni luogo e tempo”.
Di qui la necessità di chiederci: “Siamo pronti ad accogliere la presenza dello Spirito Santo nella nostra vita, ad ascoltare la chiamata alla missione, nella vita ordinaria di tutti i giorni?
Dal messaggio di Papa Francesco


















