Fragilità e Convivenza

Pubblicato giorno 23 maggio 2020 - Senza categoria

 

Oggi fine del Ramadan per i credenti mussulmani. Una preghiera per loro che vivono le stesse restrizioni per la frequenza dei loro luoghi di preghiera, le moschee riapriranno più tardi e non potranno concludere il mese sacro del Ramadan comunitariamente. È stato così anche per noi per le feste pasquali.

Il Covid ci ha costretti a casa, e solo adesso, noi cristiani cominciamo a pregare insieme nelle nostre chiese.

Il tempo di pandemia che abbiamo condiviso nel nostro territorio, come in tutta Italia e in tante parti del mondo, insieme a tanta sofferenza, è stato anche l’occasione per scrivere due parole sul diario della nostra esistenza: fragilità e convivenza. Quando siamo fragili troviamo a volte la convivenza un peso, altre volte una risorsa.

Dalla Bibbia e dal Corano troviamo un grande esempio di fratellanza riconciliata nella fine del racconto di Giuseppe (Yusuf) e dei suoi fratelli, uomini che rappresentano molte tribù e l’umanità intera. La carestia e la fame portano a un dialogo fraterno e tutti superano quella fragilità che li aveva portati all’invidia e alla violenza per vivere insieme e con-vivere.

Nella storia dell’umanità troviamo tante pagine sulle fragilità di vario tipo, come anche delle convivenze a volte buone e a volte cattive, ma sta a noi essere fratelli universali.

Auguro a tutti voi AID MUBARAK, di vivere bene la fine di Ramadan e di fare del bene. Che le fragilità e la crisi del Covid-19 ci insegni a diventare più tolleranti per una convivenza fraterna e solidale.