Custoditi da Maria nello Spirito
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio». Gv 15,26-27
La grande solennità che chiude il Tempo pasquale, è in continuità con la Pentecoste israelitica, festa della Legge e dell’Alleanza di Dio, che cade a 50 giorni dalla celebrazione della Pasqua ebraica. Maria, presente con gli Undici a Pentecoste, immagine e profezia della Chiesa, custodisce in ogni tempo il Corpo mistico del Figlio e lo conserva nell’unità e nell’afflato evangelico, con la potenza dello Spirito, la cui presenza si manifesta, con fenomeni simbolici: si ode «un rombo come di vento», si vedono «lingue di fuoco» e gli idiomi distintisi al principio, a Babele «porta di Dio», luogo di un intervento capitale, e salvifico, del Creatore nella Storia dell’uomo, e trovano una nuova unità non nell’appiattimento delle differenze, che distrugge la specificità di ciascuno, ma nello Spirito, Amore, che ci “rende uno” rispettando e valorizzando le nostre peculiarità. Egli «intercede per noi», che «non sappiamo neanche cosa sia conveniente domandare», ci offre la Sapienza di Dio e rende il nostro cuore docile alla sua volontà. Il Figlio, «dal Padre», ci «ha mandato il Paràclito, Spirito di Verità», che «gli dà testimonianza», perché «anche noi diamo testimonianza» Questa Verità potente, dopo la Pentecoste, ha fatto partire gli apostoli fino ai confini del mondo per annunciare Cristo, unica salvezza; la stessa Verità, con lo Spirito di Dio, è su di noi dal Battesimo: siamo pronti a partire, apostoli tra la gente? Laura Paladino Famiglia Cristiana


















