“C’è tanto bisogno di pace”

Pubblicato giorno 31 dicembre 2022 - In home page

 

“Noi vogliamo sollecitare, nella nostra umiltà, ma anche con la ferma risoluzione chi può e deve fare qualcosa per la pace perché, anche in maniera esplorativa, sia avviato un cammino che conduca al dialogo. Non ci saranno mai le condizioni, se non la sconfitta! Quanta distruzione di persone e cose dobbiamo aspettare? Non ci abituiamo alla guerra e facciamo nostra la stessa trepida attesa del Papa per commuoverci anche perché speriamo che ogni giorno sia l’ultimo di guerra e attendiamo con ansia, con la fretta di Maria, che venga il Natale della pace”. “Che tutti noi, come Maria, senza chiederci se tocca o meno a lui, senza indugi, faccia crescere il seme della pace”. “La pace non è un ideale astratto o un dono che cade dal cielo: richiede fatica, tenacia, creatività.

Lo facciamo perché non abbiamo pace senza la loro pace”.

“La pace va coltivata anche nei terreni aridi delle contrapposizioni, perché oggi, malgrado tutto, non c’è alternativa possibile alla pace. Noi ci impegniamo a camminare, pregare e lavorare, e imploriamo che l’arte dell’incontro prevalga sulle strategie dello scontro, che all’ostentazione di minacciosi segni di potere subentri il potere di segni speranzosi. Basta alle occupazioni di terre che lacerano i popoli! Basta al prevalere delle verità di parte sulle speranze della gente! L’anelito di pace si levi più alto di ogni nube scura. I nostri cuori si mantengano uniti e rivolti al Cielo, in attesa che, come ai tempi del diluvio, torni il tenero ramoscello della speranza. ‘Su te sia pace in te giustizia, sopra di te si posi la benedizione di Dio. Amen’”.

 

Card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei,

omelia della Veglia di preghiera per la pace in Ucraina.