Figli sempre amati
«[…] e venne una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio, l’amato:
in te ho posto il mio compiacimento”». Luca 3,22
Dopo il battesimo di Gesù, mentre era in preghiera:
«Il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo:
“Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”».
Dio fa sentire la sua voce. Fino a trent’anni Gesù è vissuto nella sua casa di Nazaret con Maria e Giuseppe, crescendo come un ragazzo normale, studiando, lavorando…a trent’anni, poi, lascia la casa e va al Giordano. Gesù è il Figlio che dà soddisfazione al Padre: ha il suo consenso pieno, il suo apprezzamento. Gli uomini sono oggetto della benevolenza di Dio; Dio vuole bene all’umanità, ma l’uomo a cui vuole più bene è il Figlio Gesù. Il nostro battesimo va pensato alla luce del battesimo di Gesù. Anche su di noi è scesa questa parola: «Tu sei il figlio mio, l’amato». Solo se abbiamo coscienza di questa trasformazione, possiamo compiere gesti meravigliosi di salvezza, come ha fatto Gesù. Solo se siamo come Gesù, saremo veramente uomini e la nostra vita sarà realizzata. don Gianni Carozza Famiglia Cristiana


















