Una vita nuova, una fede grande
E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba.
E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato:
in te ho posto il mio compiacimento». Marco 1,10-11
Siamo oggi invitati a tornare all’essenziale, a fare memoria viva e grata del nostro Battesimo, a celebrarne la ricorrenza, ogni anno, come il compleanno della nostra adesione alla fede. In esso siamo morti al peccato e risorti in Cristo, e così abbiamo ricevuto ogni dono!
Il Vangelo ci presenta Gesù che si reca da Giovanni, con «tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme», per «farsi immergere» nel Giordano, con loro e come loro: il Signore si è fatto uno di noi, non ha disdegnato le nostre povertà!
Egli è la Parola annunciata da tutti i profeti, che «esce dalla bocca» del Creatore e «non ritorna a Lui senza aver compiuto ciò per cui l’ha mandata».
Nel Battesimo di Gesù si manifesta a ogni uomo, anche ai più reietti che però hanno voluto recarsi al Giordano, la Trinità tutta: c’è Gesù, il Figlio amato, presente nel suo corpo divino e umano; c’è lo Spirito, concretamente visibile «in forma di colomba»; c’è il Padre, che si può ascoltare nella sua Parola fatta carne.
Un solo Dio, uno e trino, una sola fede, un solo Battesimo!