Una nuova Alleanza nel nome di Cristo
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento». Mt 3,16-17
Festa del Battesimo del Signore: Isaia presenta il «Servo», «sostenuto» da Dio, «eletto», «chiamato per la Giustizia, stabilito come Alleanza»; in Lui il Signore «si compiace», «porterà il diritto alle nazioni».
Ma qual è la Giustizia di Dio? Come si realizza sulla terra?
La nostra idea di giustizia si muove su criteri umani: da a ciascuno secondo quanto ha meritato, costruito, ereditato.
Il resto, nella nostra sensibilità, non è dovuto: è “elemosina”, che noi intendiamo come “atto gratuito di carità”. Nella Bibbia, fin dagli albori, la Giustizia è parte dell’Alleanza: si esprime nella grande Benedizione su Adam maschio e femmina, che dichiara la destinazione universale dei beni della terra.
Le norme, legate direttamente alla fede nel Dio di Abramo, dicono che niente è davvero nostro, perché tutto è dono del Signore, e impongono la sollecitudine per i fratelli e le loro necessità: il sogno del Padre, che tutti abbiano una vita degna, la vita dei Figli, sulla terra è affidato all’impegno concreto di ciascuno secondo i propri mezzi.
Dare ai fratelli, dunque, non è atto di carità, ma di giustizia.


















