QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA

Pubblicato giorno 13 marzo 2021 - In home page

 

Dove la vita è guarigione

Siamo in pieno giorno eppure non vediamo nulla. La luce è sfacciata come solo sa essere la luce quando vuole. Forse anche per questo gli uomini hanno amato più le tenebre. Chi può reggere l’urto trafiggente della luce che mette a nudo? Per forza di cose si fatica ad accoglierla, la luce. Il vangelo di Giovanni è tutto un altalenarsi di luce e tenebre, luce respinta, non riconosciuta e tenebre che si fanno largo. Forse l’uomo è l’una e l’altra: siamo esistenze chiaroscurali. Quanta luce c’è nel segreto delle nostre anime e quanto buio abita le nostre intimità? Per apprezzare la luce dobbiamo camminare a lungo nei bassifondi dell’anima. Avremmo bisogno di guarire dalle malattie del cuore, uscire dal clima depresso che ci trascina nell’accidia del non volere. Reagire alla stanchezza, il vero vizio dell’anima. In lontananza, dal fondo del tunnel, compare il “guaritore ferito” innalzato come serpente nel deserto. Proprio perché ferito può guarire. Sta lì, esposto, consapevole che solo un gesto d’amore può salvare e lavar via ogni morte dalla vita. Una volta per tutte.